Quali sono i costi di gestione di un servizio educativo per la prima infanzia? In sintesi le voci di costo nel caso di gestione diretta del servizio.
Sono costi da sostenere per il mantenimento dell’attività:
Affitto
Normalmente, la voce di costo inerente l’affitto mensile può essere di capitale importanza per comprendere se l’asilo potrà sopravvivere o meno e chiaramente dipende da due fattori: la metratura dei locali e il loro posizionamento topografico.
Costi correnti
I costi correnti consistono in: consumi di energia elettrica, consumi di acqua, costi per il riscaldamento/climatizzazione, telefono.
Acquisto materiale di consumo
Tale voce di uscita riguarda i costi mensili per acquisti del materiale igienico/sanitario e per acquisto di alimenti (nel caso di servizio catering, acquisto di pasti/porzioni pronte). E’ funzione del numero di bambini accolti nell’asilo nido.
Assicurazione
L’autorizzazione all’apertura di un asilo nido è soggetta, tra l’altro, all’accensione di una assicurazione contro danni a cose e persone, nonché per responsabilità civile e non. Tale costo dipende dal numero medio di bambini accolti.
Personale
E’ la voce di maggiore incidenza sul totale dei costi di gestione per tutte le tipologie di servizi per l’ infanzia, a causa degli sbarramenti imposti dalle normative per quanto riguarda il rapporto educatori/bambini. In particolare, se la capienza non viene attentamente segmentata in base a diverse sezioni, il rischio è quello dell’ impiego non ottimale delle risorse umane.
Nella voce :”Costi del personale” sono da considerarsi:
contributi previdenziali (INPS, Inail…)
elaborazione paghe e contratti di assunzione o licenziamento (e/o contratti a progetto)
Costi per attività di formazione e aggiornamento
Necessari annualmente sia per gli educatori che per il coordinatore pedagogico.
Manutenzione
All’interno dei costi di manutenzione ordinaria si includono: rinnovamento e riparazione annua della struttura; riparazione e/o sostituzione materiale didattico danneggiato; aggiornamento, riparazione e/o sostituzione materiale da lavoro (pc, fax, ecc.), aggiornamenti tecnici; varie ed eventuali. Ogni cinque anni è necessario procedere a una ristrutturazione di entità maggiore di quella svolta annualmente.
Altre voci di costo:
Costi per la tenuta della contabilità, dichiarazioni I.V.A., dichiarazione dei redditi.
Eventuali leasing
Spese bancarie e postali per l’apertura di conti correnti
Eventuali rate di prestiti, mutui e interessi passivi
Imposte e tasse (oltre a quelle sul reddito).