Progetto pittura verticale

La pittura verticale permette al bambino di sperimentare il colore in una nuova dimensione spaziale, compiendo movimenti complessi che riguardano tutte le parti del corpo, e che pertanto richiedono una coordinazione particolare. Attraverso attività psico-motorie che coinvolgono diverse parti del corpo, il bambino affina le capacità senso-percettive dello stesso, consolidando l’acquisizione dell’intero schema corporeo. In particolare, le attività che si svolgono in verticale (sulla parete o su un supporto posto verticalmente) sono importanti perchè influiscono su molteplici aspetti: in generale sullo sviluppo motorio, e in particolare sullo sviluppo del micro-movimento e su quello del grande movimento: il micro-movimento per ciò che concerne la necessità di conseguire una buona competenza psicomotoria degli arti superiori e delle mani, gli altri tipi di attività per una coscienza corporea più generale e per una acquisizione della interezza del corpo come protagonista di ciò che si sta eseguendo.

Laboratorio di pittura in verticale al nido e alla scuola dell’infanzia

Tutti i bambini amano disegnare e lasciare tracce, con qualsiasi materiale che capiti loro a tiro: pastelli a cera, pennarelli e pennelli, sassi, bastoncini, terra… Spesso però hanno difficoltà di concentrazione e fanno fatica a stare seduti per tutto il tempo dell’attività, spesso sono proprio scomodi perchè per loro i gesti che devono compiere per disegnare o pitturare da seduti sono davvero difficili. Proviamo allora ad agevolarli e a farli disegnare da in piedi. Come? Attraverso la pittura in verticale.

Se invece di proporre il supporto su cui dipingere nella solita modalità orizzontale sui tavoli, si pensa di modificare la sua posizione ponendolo in verticale (a muro o su un cavalletto inclinato), si darà la possibilità ai bambini di sperimentare diverse condizioni di possesso dello spazio grafico e soprattutto di sviluppare diverse strategie di regolazione delle proprie capacità manuali e gestuali: diversi modi di orientare il braccio, di tenere lo strumento con il quale pitturano rispetto al supporto.

Pittura in verticale su vetro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come organizzare il laboratorio

Dove disporre il supporto: a muro, su un pannello, su un cavalletto inclinato, sulle vetrate, su un supporto al centro della stanza così da permettere il disegno sui due lati…

Come disporre il supporto: è importante che il bambino sia libero di sceglierne la disposizione (verticale o orizzontale). Lo spazio verticale corrisponde a quello del bambino che vi si proietta dentro (e infatti è l’inquadratura più pertinente al ritratto), quello orizzontale (che corrisponde al paesaggio) esprime una sensazione di indefinito.

Scelta del materiale su cui disegnare/dipingere: carta, cartone, tela, plastica, cellophane, vetro… la scelta dei tipi di supporto è vasta. Il materiale scelto può avere infinite proprietà e va proposto come materiale da esplorare: la carta, ad esempio, a seconda della sua porosità e finitura può essere interessante da indagare nelle sue diverse possibilità, non solo dipingendola, ma anche strappandola, lacerandola, imbevendola, incollandone dei pezzetti. Oppure può essere usata a sua volta come mezzo tracciante, come una specie di spugna, uno stampino. Analogo discorso per materiali diversi, come la plastica o il vetro, su cui il colore gocciola e scorre anzichè essere imbevuto, e così via: il colore può essere più o meno assorbito a seconda delle proprietà delle superfici che incontra. Teniamo presente che, soprattutto se i bambini useranno le mani, alle sensazioni visive si accompagneranno sensazioni tattili, per via della percezione sinestetica (significa la percezione attraverso più sensi in contemporanea), forte nel bambino piccolo.

Scelta dell’oggetto per tracciare: Il colore produce determinate tracce a seconda dell’oggetto/strumento scelto per tracciare: anche in questo caso è necessario proporre una grande varietà di oggetti e strumenti, dai semplici pastelli ai pennelli, stampini, spugne, ma anche strumenti non convenzionali come materiali naturali (foglie, muschio, terra, etc.) o strumenti come cotton fiocc, spruzzini, rulli…

Alcune importanti obiettivi psicomotori che si possono conseguire attraverso le attività di pittura svolte in verticale:

  • Stabilità dell’articolazione della spalla e del gomito

L’utilizzo di superfici verticali più grandi consentono ai bambini di utilizzare movimenti di braccio più grandi che incoraggiano la forza e la flessibilità nelle articolazioni e nei muscoli delle estremità superiori. Anche la mano esercita una certa forza in quanto funziona contro la gravità per continuare a produrre linee verticali, orizzontali e diagonali.

  • Coordinamento bilaterale

Alcune tecniche, come tracciare un oggetto, utilizzare uno stencil, o anche solo stabilizzare la carta  su una superficie verticale richiedono l’uso di entrambe le mani (una mano traccia, una tiene). Questo sviluppa il coordinamento bilaterale.

  • Incrociare la linea mediana del corpo

Quando un bambino scrive o disegna su una grande superficie verticale, deve attraversare la linea mediana del suo corpo con la mano dominante per raggiungere tutti gli spazi. Questo movimento è molto utile per i bambini che hanno difficoltà con l’attraversamento della linea mediana corporea e aiuta a stabilire un forte controllo del movimento delle mani.

  • Estensione del polso / presa della matita

La pittura verticale richiede che il polso sia posto in una posizione estesa che incoraggia la stabilizzazione della mano per una migliore presa e controllo degli strumenti utilizzati.

  • Attenzione visiva e coordinamento oculomanuale

Lavorare su una superficie verticale porta l’attività più vicino agli occhi del bambino. Questo aiuta i bambini che hanno difficoltà a mantenere l’attenzione visiva sulle attività e può contribuire a favorire la coordinazione oculo-manuale.

  • Consapevolezza spaziale-topologica

Quando un bambino lavora su una superficie verticale, soprattutto se questa è di grandi dimensioni, comprende in modo più semplice i termini direzionali (su, giù, a sinistra, a destra) perché il bambino può relazionare questi termini ai movimenti del proprio corpo, acquisendo in modo più facile le nozioni topologiche  principali .

 


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Written by Zeroseiplanet Formazione e consulenza per i servizi educativi 06

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